domenica 21 dicembre 2014

Santa Famiglia di Nazareth



PREGHIERA ALLA SANTA FAMIGLIA.
(Papa Francesco)

Gesù, Maria e Giuseppe a voi, santa Famiglia di Nazareth,
oggi, volgiamo lo sguardo con ammirazione e confidenza:
in voi contempliamo la bellezza della comunione nell’amore vero;
a voi raccomandiamo tutte le nostre famiglie, perché si rinnovino
in esse le meraviglie della grazia.
Santa Famiglia di Nazareth, scuola attraente del Santo Vangelo:
insegnaci ad imitare le tue virtù con una saggia disciplina spirituale,
donaci lo sguardo limpido che sa riconoscere l’opera della Provvidenza
nelle realtà quotidiane della vita.
Santa Famiglia di Nazareth, custode fedele del mistero della salvezza:
fa rinascere in noi la stima del silenzio, rendi le nostre famiglie,
cenacoli di preghiera e trasformale in piccole Chiese domestiche,
rinnova il desiderio della santità, sostieni la nobile fatica del lavoro,
dell’educazione, dell’ascolto, della reciproca comprensione e del perdono.
Santa Famiglia di Nazareth, ridesta nella nostra società la consapevolezza,
del carattere sacro e inviolabile della famiglia,
bene inestimabile e insostituibile.
Ogni famiglia sia dimora accogliente di bontà e di pace, per i bambini e
per gli anziani, per chi è ammalato e solo, per chi è povero e bisognoso.
Gesù, Maria e Giuseppe, voi con fiducia preghiamo,
a voi con gioia ci affidiamo. Amen.

domenica 14 dicembre 2014

La Medaglia Miracolosa




Preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa.

Maria Immacolata, Madonna della Medaglia Miracolosa,
che hai promesso il tuo aiuto e la tua speciale protezione 
a chi Ti prega con fiducia,
guarda ai nostri bisogni spirituali e materiali e abbi pietà di noi.
Attraverso la tua Medaglia spargi ancora su di noi i tesori delle tue grazie.
In noi e in tutti vinca sempre l’amore e il perdono e regni la pace.
Te lo chiediamo, dolce Mamma nostra, per Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.

Supplica alla Medaglia Miracolosa.
Da recitarsi il 27 novembre, festa della Medaglia Miracolosa,
in ogni 27 del mese e in ogni urgente necessità.
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta
ad esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto,
ma sappiamo pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci
di spargere più abbondantemente i tesori delle tue grazie.
Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati davanti a te, proprio in quello
stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta per la
manifestazione della tua Medaglia.
Noi veniamo a te, ripieni di immensa gratitudine ed illimitata fiducia,
in quest’ora a te così cara, per ringraziarti del gran dono
che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse
per noi attestato d’affetto e pegno di protezione.
Noi dunque ti promettiamo che, secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia
sarà il segno della tua presenza presso di noi,
sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere,
seguendo il tuo consiglio, quanto ci hai amato
e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siamo
inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio.
Sì, il tuo Cuore trafitto, rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre
sul nostro e lo farà palpitare all’uniscono col tuo.
Lo accenderà d’amore per Gesù e lo fortificherà per portar ogni giorno
la propria croce dietro a Lui.
Questa è l’ora tua, o Maria, l’ora della tua bontà inesauribile,
l’ora in cui facesti sgorgare per mezzo della tua Medaglia,
quel torrente di grazie e di prodigi che inondò la terra.
Fai, o Madre, che quest’ora, che ti ricorda la dolce commozione del tuo Cuore,
la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di tanti mali,
fai che quest’ora sia anche l’ora nostra: l’ora della nostra sincera conversione,
e l’ora del pieno esaudimento dei nostri voti.
Tu che hai promesso, proprio in quest’ora fortunata, che grandi sarebbero
state le grazie, per chi avesse domandato con fiducia: volgi benigna
i tuoi sguardi alle nostre suppliche.
Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo,
o Maria, se non a te, che sei la Madre nostra,
nelle cui mani Dio ha posto tutte le grazie? Abbi dunque pietà di noi.
Te lo domandiamo per la tua Immacolata Concezione
e per l’amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia.
O Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie,
guarda i mali da cui siamo oppressi.
Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i nostri cari 
i tuoi raggi benefici:
guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle nostre famiglie,
ci scampi da ogni pericolo.
Porti la tua Medaglia conforto a chi soffre,
consolazione a chi piange, luce e forza a tutti.
Ma specialmente permetti, o Maria, che in quest’ora solenne
ti domandiamo la conversione dei peccatori,
particolarmente di quelli, che sono a noi più cari.
Ricordati che anch’essi sono figli tuoi, che per essi hai sofferto, 
pregato e pianto.
Salvali, o Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata,
invocata e servita sulla terra, possiamo venirti a ringraziare
e lodare eternamente in Cielo. Cosi sia.

Salve Regina e tre volte
“O MARIA CONCEPITA SENZA PECCATO PREGATE PER NOI CHE RICORRIAMO A VOI”

 “Tutte le persone che porteranno questa Medaglia riceveranno grandi grazie,
specialmente portandola al collo”
“Le grazie saranno abbondanti per le persone
che la porteranno con fiducia”.
Queste sono state le straordinarie parole pronunciate dalla Madonna,
in occasione delle sue manifestazioni a Santa Caterina Labourè nel 1830.



lunedì 8 dicembre 2014

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria





Magnificat

“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente e Santo è il suo nome: di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili. Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.

lunedì 1 dicembre 2014

I PRIMI CINQUE SABATI DEL MESE



LA GRANDE PROMESSA DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA.


La Madonna apparendo a Fatima il 13 giugno 1917, tra l’altro, disse a Lucia:
“Gesù vuole servirsi di te per farmi conoscere e amare. Egli vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato”.
Poi,  in quella apparizione fece vedere ai tre veggenti il suo Cuore coronato di spine: il Cuore Immacolato della Mamma amareggiato per i peccati 
dei figli e per la loro dannazione eterna!
Lucia racconta:  Il 10 dicembre 1925 mi apparve in camera la Vergine Santissima e al suo fianco un Bambino, come sospeso su una nube.
La Madonna gli teneva la mano sulle spalle e, contemporaneamente, nell’altra mano
reggeva un Cuore circondato di spine. In quel momento il Bambino disse: “Abbi compassione del Cuore della Tua Madre Santissima avvolto nelle spine che gli uomini ingrati gli configgono continuamente, mentre non v’è chi faccia
atti di riparazione per strapparglieLe”. E subito la Vergine Santissima aggiunse: “Guarda, figlia mia, il mio Cuore circondato di spine che gli uomini ingrati infliggono continuamente con bestemmie e ingratitudini.
Consolami almeno tu e fa sapere questo:
A tutti coloro che per cinque mesi, al primo sabato, si confesseranno, riceveranno la santa Comunione, reciteranno il Rosario e mi fanno compagnia per quindici minuti
meditando i Misteri, con l’intenzione di offrirmi riparazioni, prometto di assisterli
nell’ora della morte con tutte le grazie necessarie alla salvezza”.

E’ questa la grande Promessa del Cuore di Maria che si affianca a quello di Gesù.

Per ottenere la promessa del Cuore di Maria si richiedono le seguenti condizioni:

1-Confessione, fatta entro gli otto giorni precedenti, con l’intenzione di riparare le offese fatte al Cuore Immacolato di Maria. Se uno nella confessione si dimentica di fare tale intenzione, può formularla nella confessione seguente.
2-Comunione, fatta in grazia di Dio con la stessa intenzione della confessione.
3-La Comunione deve essere fatta nel primo sabato del mese.
4-La Confessione e la Comunione devono ripetersi per cinque mesi consecutivi, senza interruzione, altrimenti si deve ricominciare da capo.
5-Recitare la corona del Rosario, almeno la terza parte, con la stessa intenzione della Confessione.
6-Meditazione, per un quarto d’ora fare compagnia alla SS.ma Vergine sui misteri del Rosario.

Un confessore di Lucia le chiese il perché del numero cinque.
Lei lo chiese a Gesù, il quale le rispose:
“Si tratta di riparare le cinque offese dirette al Cuore Immacolato di Maria”.

1-Le bestemmie contro la sua immacolata Concezione.
2-Contro la sua Verginità.
3-Contro la sua Maternità divina e il rifiuto di riconoscerla come Madre degli uomini.
4-L’opera di coloro che pubblicamente infondono nel cuore dei piccoli l’indifferenza,
il disprezzo e l’odio contro questa Madre Immacolata.
5-L’opera di coloro che la offendono direttamente nelle sue immagini sacre

domenica 30 novembre 2014

San Giuseppe


San Giuseppe, con il tuo silenzio parli
a noi uomini dalle molte chiacchiere;
con la tua modestia sei superiore
a noi uomini dai mille orgogli;
con la tua modestia comprendi
i misteri più nascosti e profondi;
con il tuo nascondimento
sei stato presente ai momenti decisivi
della nostra storia.
San Giuseppe, prega per noi
e aiutaci a fare anche nostre le tue virtù.
Amen.



A TE, O BEATO GIUSEPPE
A Te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione, ricorriamo, 
e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio dopo quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che Ti strinse all'Immacolata
Vergine Maria, Madre di Dio, 
e per l'amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, Te ne preghiamo, 
con occhio benigno la cara eredità, che Gesù Cristo acquistò col suo Sangue,
 e col tuo potere ed aiuto sovvieni ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido custode della divina Famiglia, l'eletta prole di Gesù Cristo: 
allontana da noi, o Padre amatissimo, gli errori e i vizi, che ammorbano il mondo; 
assistici propizio dal cielo in questa lotta col potere delle tenebre,
o nostro fortissimo protettore; 
e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del pargoletto Gesù, 
così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; 
estendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio 
e mediante il tuo soccorso, possiamo virtuosamente vivere, 
piamente morire e conseguire l'eterna beatitudine in cielo. Amen.

PREGHIERA A SAN GIUSEPPE, SPOSO di MARIA.
San Giuseppe, eletto da Dio per essere lo sposo purissimo di Maria
e il padre putativo di Gesù, intercedi per noi che ci rivolgiamo a te.
Tu che fosti il fedele custode della sacra famiglia, benedici e proteggi
la nostra famiglia e tutte le famiglie cristiane.
Tu che hai sperimentato nella vita la prova, la fatica e la stanchezza,
aiuta tutti i lavoratori e i sofferenti.
Tu che avesti la grazia di morire tra le braccia di Gesù e Maria,
assisti e conforta tutti i moribondi.
Tu che sei il patrono della santa Chiesa, intercedi per il Papa,
i Vescovi e tutti i fedeli sparsi nel mondo, specialmente per coloro
che sono oppressi e che soffrono persecuzioni per il nome di Gesù Cristo. Amen.

sabato 22 novembre 2014

Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù


Consacrazione al Sacro Cuore di Gesù
(di Santa Margherita Maria Alacoque)

Io ( nome e cognome), dono e consacro al Cuore adorabile di Nostro Signore Gesù Cristo, la mia persona e la mia vita, (la mia famiglia e il mio matrimonio ), le mie azioni, pene e sofferenze,
per non voler più servirmi d’alcuna parte del mio essere,  
che per onorarlo, amarlo e glorificarlo.
E’ questa la mia volontà irrevocabile: essere tutto suo e fare ogni cosa per suo amore,
rinunciando di cuore a tutto ciò che potrebbe dispiacergli.
Ti prego, o Sacro Cuore, come unico oggetto del mio amore, come custode della mia vita,
pegno della mia salvezza, rimedio della mia fragilità e incostanza,
riparatore di tutte le colpe della mia vita e rifugio sicuro nell’ora della mia morte.
Sii, o Cuore di bontà, la mia giustificazione presso Dio, tuo Padre,
e allontana da me la sua giusta indignazione.
O Cuore Amoroso, pongo tutta la mia fiducia in te,
perché temo tutto dalla mia malia e debolezza, ma spero tutto dalla tua bontà.
Consuma, dunque, in me quanto può dispiacerti o resisterti;
il tuo puro amore s’imprima profondamente nel mio cuore,
in modo che io non possa più scordare o essere da te separato.
Ti chiedo, per la tua bontà, che il mio nome sia scritto in te,
poiché voglio concretizzare tutta la mia felicità e la mia gloria
nel vivere e morire come tuo servo. Amen.


Questa è la raccolta delle promesse fatte da Gesù a santa Margherita Maria,
in favore dei devoti del Sacro Cuore:
1. Io darò loro tutte le grazie necessarie al loro stato.
2. Io metterò la pace nelle loro famiglie.
3. Io li consolerò in tutte le loro afflizioni.
4. Io sarò il loro sicuro rifugio in vita e specialmente in morte.
5. Io spanderò le più abbondanti benedizioni sopra tutte le loro imprese.
6. I peccatori troveranno nel mio Cuore la fonte e l'oceano infinito della misericordia.
7. Le anime tiepide diverranno fervorose.
8. Le anime fervorose s'innalzeranno rapidamente a una grande perfezione.
9. Io benedirò le case ove l'immagine del mio sacro Cuore sarà esposta e onorata.
10. Io darò ai sacerdoti il dono di commuovere i cuori più induriti.
11. Le persone che propagheranno questa devozione avranno il loro nome scritto nel mio Cuore e non ne sarà mai cancellato.

12. Io prometto nell'eccesso della misericordia del mio Cuore che il mio amore onnipotente concederà a tutti quelli che si comunicheranno il primo venerdì del mese per nove mesi consecutivi la grazia della penitenza finale. Essi non moriranno in mia disgrazia, né senza ricevere i Sacramenti, e il mio Cuore sarà loro rifugio sicuro in quell'ora estrema.



Santa Caterina da Siena


Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete,
bussate e vi sarà aperto, perché chiunque chiede riceve,
chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. (Matteo 7,7-8)



Preghiera di Santa Caterina

O Spirito Santo, vieni nel mio
cuore; Per Tua potenza trailo a
Te,Dio vero, concedimi carità
con timore; custodiscimi da
ogni mal pensiero, riscaldami e
rinfiamma del tu’ amore, si che
ogni peso mi paia leggero.
Santo mio Padre e dolce mio
Signore,  ora aiutami in ogni mio
ministero.
Cristo amore! Cristo amore!

Scritta miracolosamente da S. Caterina

con cinabro su pergamena.


Preghiera a Santa Caterina da Siena
O sposa del Cristo, fiore della patria nostra.
Angelo della Chiesa sii benedetta.
Tu amasti le anime redente dal Divino Tuo Sposo,
come Lui spargesti lacrime sulla Patria diletta,
per la Chiesa e per il Papa consumasti la fiamma di tua vita.
Quando la peste mieteva vittime ed infuriava la discordia,
tu passavi Angelo buono di Carità e di pace.
Contro il disordine morale, che ovunque regnava, chiamasti
virilmente a raccolta la buona volontà di tutti i fedeli.
Morente tu invocasti sopra le anime, sopra l’Italia e L’Europa,
sopra la Chiesa il Sangue prezioso dell’Agnello.
O Santa Caterina, dolce sorella patrona Nostra, vinci l’errore, custodisci la fede,
infiamma, raduna le anime intorno al Pastore.
La Patria nostra, benedetta da Dio, eletta da Cristo, sia per la tua intercessione
vera immagine della Celeste nella carità, nella prosperità, nella pace.
Per te la Chiesa si estenda quanto il Salvatore ha desiderato, per te
il Pontefice sia amato e cercato come il Padre il consigliere di tutti.
E le anime nostre siano per te illuminate, fedeli al dovere verso
l’Italia, L’Europa e verso la Chiesa tese sempre verso il cielo,
ne Regno di Dio dove il Padre, il Verbo il Divino amore,
irradiano sopra ogni spirito eterna luce, perfetta letizia. Amen.





domenica 16 novembre 2014

San Francesco


Andate per tutto il mondo e predicate il Vangelo,
chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato;
ma chi non avrà creduto sarà condannato. (Marco 16:15-16)




Preghiera Semplice.

Oh Signore, fa di me uno strumento della tua pace.
dove è odio, fa che io porti l’amore
dove è offesa, che io porti il perdono,
dove è discordia, che io porti l’unione,
dove è dubbio, che io porti la fede,
dove è errore, che io porti la verità,
dove è disperazione, che io porti la speranza,
dove è tristezza, che io porti la gioia,
dove sono le tenebre, che io porti la luce.
Maestro, fa che io non cerchi tanto
di essere consolato, quanto di consolare,
di essere compreso, quanto di comprendere,
di essere amato, quanto di amare.
Perché è
dando, che si riceve,
perdonando, che si è perdonati,
morendo, che si resuscita a vita eterna.

San Francesco d’Assisi


domenica 7 settembre 2014

Beata Teresa di Calcutta


"In verità io vido: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini non entrerete nel Regno dei Cieli" (Mt. 18,3)



Beata Teresa di Calcutta
“Io sono soltanto una povera donna che prega.
Pregando, il Signore mi ha riempito il cuore di amore
e così ho potuto amare i poveri con l’amore di Dio”
Madre Teresa, nata in Albania nel 1910, voleva che le persone
sperimentassero la tenerezza del’amore di Dio.
La sua mano affettuosa, le sue braccia aperte,
il suo sorriso luminoso,
i suoi gesti accoglienti, volevano trasmettere il messaggio:
tu sei amato, tu sei accettato, c’è chi si prende cura di te.
La Beata stessa raccontava quello che accadde un giorno;
quando nella casa di Calcutta portarono una donna
dal marciapiede, che versava in condizioni disperate; aveva
il corpo ricoperto di piaghe purulente. La Madre l’accolse
con la sua grande dolcezza, la curò e la lavò. Quella povera
creatura, anche davanti alle materne attenzioni della “ madre
dei poveri”, continuava a imprecare. La Beata le asciugava il
sudore e le inumidiva le labbra arse. Finalmente la donna
esclamò: “ Suora, ma perché fai così? Non tutti fanno come te,
chi te l’ha insegnato?”. Madre Teresa, con il candore della sua
anima, rispose; “Me l’ha insegnato il mio Dio”. E quella donna
chiese: “ Fammelo conoscere il tuo Dio”. A questo punto
Madre Teresa, abbracciandola, le donò l’ultima incantevole
risposta: “ Il mio Dio adesso tu lo conosci. Il mio Dio si chiama
Amore”. Si addormentò nel Signore il 5 settembre 1997 nella
sua Calcutta, con il rosario fra le mani, che definiva “ il libro
di preghiera dei semplici, il breviario dei poveri”.

Madre Teresa di Calcutta
Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.



giovedì 4 settembre 2014

Santi e Arcangeli


Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro
è piaciuto dare a voi il regno. (Luca 12,32)

San Michele Arcangelo
La Sacra Scrittura usa la denominazione di Arcangelo solo per San Michele
e lo fa nella lettera di Giuda.
Nel libro di Daniele, Michele viene chiamato “ Il Grande Principe, che vigila sui figli del tuo popolo” (Dn 12,1), ed anche “ Michele, il vostro principe” ( Dn 10,21).
Nel libro dell’Apocalisse appare come il capo vittorioso degli eserciti che lottano contro satana
e la tradizione vuole che abbia scacciato dal cielo lucifero, insorto contro il Signore,
al grido “ Chi è come Dio?” ( che è il significato del nome Michele).
Anche oggi, come allora, San Michele Arcangelo continua questa lotta contro il male,
aiutando e sostenendo La Chiesa ( e chiunque si ponga sotto la sua protezione)
verso la vittoria finale di Gesù sulle tenebre.

Preghiera a San Michele Arcangelo
San Michele arcangelo,
difendici nella lotta: sii il nostro aiuto contro la malvagità
e le le insidie del demonio.
Supplichevoli preghiamo
che Dio lo domi e tu, 
capo della milizia celeste,
con il potere 
che ti viene da Dio, 
incatena nel’inferno
satana e gli altri spiriti
maligni che si aggirano per il
mondo per perdere le anime.
Amen.

San Gabriele Arcangelo
Tra gli Angeli inviati da Dio, Gabriele occupa un posto di primaria importanza.
Gabriele in ebraico significa “ Dio è Grande” ,
e questo Angelo appare sempre come il messaggero di Dio per compiere missioni speciali:
lo troviamo infatti, in quattro passi della Bibbia e sempre come
portare di notizie felici.
Gabriele spiega a Daniele la sua visione e poi lo consola ( Dn 8,16; 9,20-27).
Ma il suo ruolo più importante lo volge a Zaccaria e poi con la Santissima Vergine.
Annuncia la nascita del Battista e l’incarnazione del Verbo. Porta a Maria il saluto del cielo
E la incoraggia a dare il suo consenso al piano divino.
“ Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù..Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà santo e chiamato Figlio di Dio” (Lc 1,30-31; 1,35).
Non c’è mai stato sulla terra un messaggero più sublime di questo.
E proprio l’Arcangelo Gabriele fu incaricato di annunziarlo a Maria.

Preghiera a San Gabriele Arcangelo
San Gabriele arcangelo, tu
che giustamente sei chiamato la
Forza di Dio, poiché sei stato
 scelto per annunciare a Maria il
mistero dell’incarnazione, svelaci
i tesori racchiusi nella persona del
Figlio di Dio, perché come te
possiamo adorare il Verbo
Incarnato nel seno di Maria Vergine.
Amen.


San Raffaele Arcangelo
La Sacra Scrittura definisce San Raffaele “ uno dei sette angeli che stanno davanti al Signore”;
tra i tre Arcangeli, tuttavia, Raffaele è quello meno conosciuto, probabilmente a causa del fatto
che egli appare solo nel’Antico Testamento, e mai nel Nuovo Testamento,
dove figurano invece sia l’Arcangelo Michele che l’Arcangelo Gabriele.
Nella Sacra Scrittura si racconta di ciò che, l’ Arcangelo Raffaele fece per il giovane Tobia,
divenendo sua guida e il suo difensore, procurandogli la riscossione del suo credito,
un felice matrimonio e la guarigione del padre dalla cecità.
Il significato del suo nome è “ medicina di Dio”.
Non a caso, San Raffaele è il protettore dei medici, e molti ospedali gli sono dedicati,
a dimostrazione del continuo intervento nelle cose terrestri,
in merito alla salute dell’anima e del corpo, ad opera di Raffaele.



Preghiera a San Raffaele Arcangelo
 San Raffaele arcangelo, guida
sicura dei viaggiatori, tu che, con
la potenza divina, operi
miracolose guarigioni, guidaci
nel corso del nostro pellegrinaggio
terreno e suggeriscici i veri rimedi
che possono guarire le nostre
anime e i nostri corpi.
Amen.
Non è vero che gli angeli vivono solo in cielo, a volte penso che Dio con alcuni abbia fatto un eccezione, lasciandoli sulla terra,vengono a noi e si appoggiano con delicatezza, rinunciano all’amore standoti vicino, accanto, sul lato del cuore…Ti regalano carezze, ti aprono la porta del cuore senza che tu te ne accorga,quella porta chiusa da anni, bloccata dalla rabbia, dalla diffidenza, quella porta senza chiave buttata negli abissi dove nessuno andrà a cercarla, sono loro che non vogliono amore perchè sono l’amore….fanno breccia nel tuo cuore senza possedere chiavi,abbattono muri e difese, sciolgono il gelo della tristezza, regalandoti sorrisi spensierati, loro che riescono a farti vedere i colori nel cielo dopo la tempesta… Loro non hanno ali, sono leggeri come le piume, vivono ogni giorno tra noi, ci accarezzano l’anima è non hanno tempo, loro non si manifestano con una luce speciale, per vederli devi chiudere gli occhi e ascoltarli con il cuore…
Invoca il tuo Angelo Custode, che ti illuminerà e ti guiderà. Il Signore te l’ha messo vicino appunto per questo. Perciò servirti di lui. (Padre Pio)